Codice etico
Sepal ha approvato il proprio Codice Etico con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24 settembre 2015 al fine di delineare in modo chiaro e trasparente le regole comportamentali richieste a tutti coloro che agiscono in nome e per conto della Società.
Il valore e l’importanza di questo Codice sono rafforzati dalla previsione di una specifica resp 2001, n. 231 “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”.
Il Decreto Legislativo 231/2001, infatti, prevede una specifica responsabilità delle società in conseguenza della commissione di alcuni reati commessi nel loro interesse o a loro vantaggio da soggetti funzionalmente legati all’ente.
DESTINATARI
Le disposizioni del presente Codice sono vincolanti per:
- Gli Amministratori,
- i Sindaci,
- I Dipendenti e le “Terze Parti”, ovvero i Consulenti,
- i Collaboratori,
- Fornitori che non dispongono di un proprio Codice Etico,
- nonché tutti coloro che operano — sia sul territorio nazionale che in paesi esteri — in nome e per conto di Sepal (i “Destinatari”).
I principi e le disposizioni in esso contenuti individuano esempi specifici di obblighi generali di diligenza, correttezza e lealtà.
I dipendenti sono tenuti ad osservare le disposizioni del Codice Etico ai sensi e per gli effetti degli artt. 2104 e 2105 del Codice Civile, mentre l’inosservanza delle medesime disposizioni da parte degli altri Destinatari costituisce, a seconda dei casi, un illecito disciplinare (sanzionabile ai sensi della normativa vigente) e/o un inadempimento contrattuale, la cui violazione nei confronti della Società comporta il risarcimento degli eventuali danni causati.
Si veda il documento: Codice etico (pdf)